Se si vuole ottenere un risultato, la strada è quella di cambiare mentalità e stile di vita modificando il proprio approccio alla nutrizione.
Scegliere un approccio funzionale al cibo, intenderlo come una medicina mi ha cambiato davvero la vita, in meglio.
Voglio, però, che tu conosca la mia strada così da poter comprendere chi ti accompagnerà in questo percorso.
Stipsi
Cause principali della stitichezza: Le tre principali che vediamo ogni giorno
Nella mia pratica clinica mi capita di vedere molti pazienti clienti che hanno finalmente deciso di sconfiggere la stitichezza. Molti sono stati etichettati anni fa come affetti da sindrome dell’intestino irritabile (IBS-C) o da stitichezza funzionale (FC) e sono stati incoraggiati a non indagare oltre. Per coloro che non seguono questo consiglio, quasi sempre c’è una condizione sottostante (e curabile!). Ecco le tre cause più comuni della stitichezza che vedo ogni giorno.
Definizione di IBS-C e costipazione funzionale
Come indicato nei criteri diagnostici di Roma IV: STIPSI DOMINANTE IBS (IBS-C): Dolore/disagio addominale ricorrente per 3 o più giorni, associato a 2 o più dei seguenti fattori:
- Miglioramento con la defecazione
- Insorgenza associata a un minor numero di feci
- Insorgenza associata a feci più dure
- Feci grumose o dure (Bristol Stool Form Scale 1-2) per ≥ 25% della defecazione e meno di un quarto (25%) con i tipi 6-7.
Cosa c’è di sbagliato in queste definizioni?
l problema maggiore è avere una definizione per un sintomo (la stitichezza) ma etichettarlo come una condizione definitiva. Come se identificare la stitichezza in qualche modo permettesse di capire e trattare la causa principale. Nessuna di queste due definizioni lo fa.
Ciò che fanno è creare uno scenario in cui molte persone pensano di conoscere il loro problema e smettono di cercare la vera causa di fondo e qualcosa che possono risolvere. Si sono limitati a resistere ai sintomi, senza rendersi conto di avere un’infezione intestinale o altre cause profonde simili che possono essere curate. Non avrebbero dovuto sopportare la stitichezza per tutti questi anni.
QUAL È LA DIFFERENZA TRA UN SINTOMO E UNA CAUSA SCATENANTE DELLA STITICHEZZA?
Un sintomo è il risultato visibile di una problematica sottostante. Come la stipsi: c’è una causa principale che ne determina il verificarsi. La stitichezza è un sintomo e ha una causa principale. Non è possibile risolvere il problema della stitichezza semplicemente identificando che si tratta di un problema di stitichezza. È possibile risolvere la stitichezza solo dopo aver individuato il motivo per cui si soffre di stitichezza.
Se si conosce solo il sintomo, ci si può concentrare solo sul miglioramento o l’eliminazione dei sintomo nell’immediato. Niente più di questo.
Classico esempio: avete mai preso lassativi per la stipsi? Certo, nel breve periodo aiutano, ma siete d’accordo con me che il loro utilizzo causa solo una diminuzione TEMPORANEA del stipsi? Vi sentirete sicuramente meglio, ma il sintomo alla fine resta e ritorna se non li riassumete nuovamente. E questo circolo vizioso continuerà finché non si individua la causa sottostante
PERCHÉ È NECESSARIO CONTINUARE A CHIEDERSI "PERCHÉ"?
Ecco un esempio, comunemente sperimentato nella pratica clinica, di come continuare a chiedere “perché?” possa avvicinarvi alla vera causa della vostra stitichezza e a una soluzione che funzioni davvero.
Immagino che vi abbiano ripetuto molte volte: “Hai la stipsi perchè hai una IBS-C e i sintomi peggiorano perché mangi molti alimenti che contengono FODMAP”.
Giustamente, la prima cosa che avrete fatto è stata quella di eliminare completamente i FODMAP per un periodo di tempo quasi illimitato.
Ma se ci fossero altri “perchè” alla base del vostro problema?
Questo esempio illustra il punto che, se vi fermate al primo “perché?”, rischiate di seguire per sempre una dieta ristretta a basso contenuto di FODMAP o di assumere lassativi per sempre, cercando costantemente di gestire i sintomi mentre la vostra salute si deteriora. Solo quando inizierete a porvi domande migliori (o più “perché”), potrete ottenere le risposte di cui avete bisogno per capire e guarire finalmente i vostri sintomi di stitichezza. Entriamo quindi nel merito delle cause principali. Non si tratta di un elenco esaustivo, ma queste sono sicuramente le cause più comuni di stitichezza che riscontro nella mia pratica clinica.
Infezione intestinale
Quando parliamo di infezioni intestinali, ci riferiamo a infezioni che vanno dallo stomaco fino all’intestino tenue e al colon. Sono causate da agenti patogeni, i più comuni dei quali possono essere Parassiti, batteri e funghi (do you know candida?)
Purtroppo gli agenti patogeni sono una parte normale della vita in tutti i paesi del mondo, ma l’importante è che il sistema immunitario sia abbastanza forte da combatterli. È per questo che abbiamo i succhi gastrici, i batteri buoni nell’intestino e un sistema immunitario per combattere e tenere a bada questi “cattivi”. Purtroppo capita sempre più spesso di avere un sistema immunitario non completamente funzionante che ci predispone ad un aumento del rischio di un’infezione intestinale con effetti potenzialmente duraturi, come i sintomi dell’IBS.
Anche l’uso precedente di antibiotici (spesso utilizzati per eliminare un’altra infezione intestinale) è una causa molto comune di infezioni intestinali, in particolare della Candida o di crescite eccessive come la SIBO. Sebbene gli antibiotici possano talvolta essere efficaci nell’eliminare l’infezione batterica primaria, distruggendo tutti i batteri buoni allo stesso tempo, creano un ambiente in cui i patogeni opportunistici e le crescite eccessive possono proliferare e causare condizioni croniche a lungo termine.
Infatti, alcune tipologie di batteri patogeni opportunistici possono emettere neurotossine che “paralizzano” i muscoli intorno all’intestino, rallentando la peristalsi (movimento intestinale) in modo che gli organismi non vengano eliminati con le feci con la stessa facilità di prima. La stitichezza può quindi creare un ambiente in cui gli agenti patogeni possono crescere e proliferare ulteriormente.
Sovracrescita batterica del piccolo intestino con prevalenza metano (SIBO – C) o IMO
La SIBO è caratterizzata da un aumento del numero e/o da un tipo anomalo di batteri nell’intestino tenue. Poiché questi batteri vivono generalmente nell’intestino crasso, si tratta per lo più di specie che fermentano i carboidrati in idrogeno gassoso (H2) o di archea (non tecnicamente batteri) che producono gas metano (CH4).
Cosi come per la IBS, anche per la SIBO ci sono tre categorie diverse: a prevalenza di diarrea, a prevalenza di costipazione o con variazioni alternate di entrambe… suona familiare? Perché, secondo alcuni studi, ben l’85% delle persone a cui è stata diagnosticata la sindrome dell’intestino irritabile ha in realtà la SIBO.
La SIBO a prevalenza di diarrea è generalmente il risultato di batteri che fermentano i carboidrati e producono idrogeno gassoso nell’intestino tenue. Chi soffre di stitichezza, invece, ha generalmente un aumento di archea metanogeni. Durante la fermentazione dei carboidrati, gli archea, come il M.smithii, si nutrono dell’idrogeno prodotto dai batteri e producono un loro sottoprodotto: il metano. Come nel caso dell’idrogeno, il gas metano nell’intestino tenue provoca gonfiore addominale, oltre a un problema ben più grave: il rallentamento del tempo di transito e, infine, la stitichezza. Infatti, l metano infuso nel duodeno degli animali ha prolungato il tempo di transito: «aumenta la contrattilità e ritarda la velocità di conduzione peristaltica ileale attraverso effetti sui neuroni colinergici»
Se volessimo essere precisi, è stato coniato un nuovo temine per riclassificare la vecchia SIBO – C (cioè quella con la prevalenza di metano): IMO, che è l’acronimo di INTESTINAL METHANOGEN OVERGROWTH.
È stata cambiata la nomenclatura, in quanto gli archea metanogeni crescono sia nell’intestino tenue (Small Intestin – SI) ma anche nel intestino crasso (Large Intestin – LI). Inoltre, i produttori di metano sono sono archei, non batteri. La “B” in SIBO non è corretta.
Ma la sostanza è la stessa. Il metano è correlato alla stipsi e la sintomatologia è quantità-dipendente: ↑CH4 ↑ stipsi e gonfiore. Addirittura alcuni studi hanno notato che la presenza di eccesso di archea può può predire la stipsi con una sensibilità del 91,7% e una specificità del 100%.
Il principale responsabile della produzione di metano nel nostro è il Methanobrevibacter smithii, un’archea antico rigorosamente anaerobio e non patogeno. Il metano può essere prodotto anche in piccole quantità da metanogeni minori, come il Bacteroides thetaiotaomicron, il Clostridium perfringens e Clostridium histolyticum.
Disfunzioni del pavimento pelvico
Se soffrite di stipsi cronica potreste aver sviluppato una disfunzione del pavimento pelvico.
Ho sempre considerato l’atto della defecazione un meccanismo estremamente particolare e, purtroppo, non bastano poche righe per riuscire a spiegarvelo. Partiamo comunque dal presupposto che la riuscita di un movimento intestinale corretto richiede la coordinazione di delicate contrazioni dei muscoli addominali profondi e il contemporaneo rilassamento completo del pavimento pelvico. Il muscolo puborettale agisce come un’imbragatura che, quando è rilassato, aumenta l’angolo tra il retto e l’ano e favorisce la defecazione. Lo sfintere anale esterno, situato subito dopo l’ano, aiuta a mantenere le feci al sicuro all’interno del retto fino a quando la persona decide consapevolmente di andare di corpo. Lo sfintere anale esterno si rilassa con il puborettale, permettendo la defecazione.
Chi ha sintomi predominanti di stitichezza potrebbe avere un’incoordinazione muscolare del pavimento pelvico, il che che vi porta a sforzarvi invano per muovere le feci. I sintomi possono includere il passaggio di una piccola quantità di feci in una sola volta, che in genere porta a ripetuti viaggi al bagno in un breve periodo di tempo nel tentativo di evacuare le feci rimanenti. Le feci residue nel retto possono fuoriuscire lentamente, portando all’incontinenza intestinale.
Una valutazione con un buon fisioterapista specializzato con formazione in riabilitazione del pavimento pelvico è fondamentale per arrivare alla completa diagnosi e alla causa principale del problema chiamato “stipsi”